Ineos Grenadiers, Geraint Thomas al Tour per aiutare i compagni ma in futuro potrebbe fare ancora classifica: “Mi sono goduto il Giro”

Geraint Thomas potrebbe avere ancora qualche cartuccia da sparare. Per il terzo classificato al Giro d’Italia 2024 appena concluso, giunto al quinto podio in una grande corsa a tappe, compresa la vittoria del Tour de France nel 2018, quella appena trascorsa è stata la 38ª primavera, ma l’età non sembra essere un limite alle sue ambizioni. Nonostante l’imponente distacco rimediato dal vincitore Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), infatti, il secondo podio consecutivo del gallese alla Corsa Rosa è arrivato con una dimostrazione di solidità non indifferente, con il solo Daniel Martinez (Bora – hansgrohe) in grado di tenergli testa in salita (facendo salva, ovviamente, la Maglia Rosa) e con un vantaggio sulla quarta posizione di Ben O’Connor (Decathlon – AG2R La Mondiale) tale da non lasciare spazio a interpretazioni.

Con un contratto che scadrà al termine del 2025, quindi, per il nativo di Cardiff potrebbe esserci spazio per un ultimo assalto alla vittoria di un grande giro, magari nella prossima stagione: “Ho detto ad un sacco di persone che questa sarebbe stata l’ultima volta che gareggiavo per la classifica generale ma tempo una settimana e probabilmente inizierò a pensare a qualcosa di diverso – spiega il classe 1986 – Per ora mi riposerò, poi andrò al Tour, aiuterò i ragazzi lì e proverò a vincere una tappa. Poi valuterò”.

Il programma infatti, dopo le tre settimane del Giro, prevede per Thomas pochissimo riposo, prima di ritornare in altura e prepararsi alla Grande Boucle, dove avrà un ruolo di supporto per il capitano designato della sua formazione, Carlos Rodriguez (Ineos – Grenadiers). Sarà la prima volta che il 38enne affronterà la doppietta Giro-Tour, ma la difficoltà della sfida non sembra spaventarlo, come ci aveva già spiegato nei giorni scorsi.

Per concludere, infine, l’ex corridore del Team Barloworld ha fatto un resoconto del suo Giro, paragonandolo anche a quello dello scorso anno, chiuso al secondo posto alle spalle di Primoz Roglic (Bora – hansgrohe): “Mi sono davvero goduto questo Giro con un buon gruppo di compagni ed è passato veramente in fretta. Sembra passata una vita da quando eravamo a Torino. È stato fantastico. Quest’anno ho chiuso terzo e probabilmente sono un po’ più contento rispetto al secondo posto dello scorso anno, solo per il modo in cui è andata la corsa. In entrambi i casi sono orgoglioso di come io e la squadra abbiamo fatto il meglio che potevamo. Siamo stati battuti da Pogacar, che è ad un altro livello, e Dani è stato più costante e migliore durante le tre settimane. Possiamo essere felici ed orgogliosi di come abbiamo dato tutto“.

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